italianità

il nostro è un nazionalismo strano. non riesco a capire la misura dell’italianità.
di recente: instanbul. ma sui social nessuno ne era più di tanto colpito. poco dopo: bangladesh, nei tg immediatamente “allarme vittime italiane”. e i profili fb, twitter e compagnia, si svegliano.
personalmente per me tutti i morti sono uguali, non riesco a fare una classifica, giacchè credo follemente nell’Empatia, e la credo universale, non parziale.

poi, quando raramente la quotidianità sembra non sia segnata da uccisioni abominevoli,  e i fatti su cui scontrarsi o riflettere ritornano ad essere altri, io che sono amante di napoli, e che sebbene trovi sterili le litigate su facebook, mi son trovata sovente a dover difendere una città non mia ma che sento tale, da offese gratuite e spesso prive di cultura, in quanto ignoravano completamente la storia di napoli e più in generale del sud; e queste offese arrivavano dal nord.

chiaramente il discorso si presta anche al contrario eh, certo.

e poi però gioca l’italia, e d’improvviso siamo tutti nazionalisti.

insomma,spiegatemela questa italianità, a me che sono italiana, perchè io ancora non l’ho ben capita. perchè se dobbiamo andare a votare, non rinunciamo alla passeggiata o al divano, e perchè se dobbiamo spostarci da una città all’altra, non lo facciamo mai senza criticare. il referendum sulla Costituzione? ci sarà tanta apprensione e motivazione e spirito di unione e ognuno ad esternare le proprie idee con partecipazione attiva, così come le ultime 48 ore?
l’italia se desta solo con una palla bianca e nera.

non credo ci arriverò mai. quanti controsensi, nell’italianità.

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